Del Fenomeno Matrix e dei movimenti pseudo-religiosi

Mi è accaduta un’esperienza singolare.

Qualche settimana fa, non dirò come e perché, sono venuta a conoscenza di una nuova realtà para-religiosa presente nel territorio italiano e non solo.

Incuriosita dai dettagli che la riguardavano ho fatto ricerche, trovato contatti e iniziato una forma di personale “inchiesta giornalistica”, senza commissione alcuna e senza riferimento ad una particolare testata.

Ho avuto l’ardire (ovviamente sappiate che questa frase inizia con un’espressione ironica) di chiamare questa realtà “setta”, perché la considero tale e così viene considerata anche da eminenti sociologi, psicologi e giornalisti, molto più esperti e capaci della sottoscritta.

Ebbene, avete visto il film “Matrix”? Vi ricordate come facessero in fretta gli “agenti” ad arrivare sul luogo di una qualche forma di invasione, moltiplicandosi alla velocità della luce e cercando di annullare l’attacco nemico? A me è successa la stessa cosa: email, messaggi e velate accuse hanno iniziato a piovermi addosso.

“Come fa a definirla una setta? Quale competenze ha?” mi hanno chiesto. E loro che ne sanno? Io potrei anche essere una super esperta del sistema delle sette! Sono partiti dal presupposto per il quale io non fossi in grado di giudicare con oculatezza e in modo oggettivo il loro stile di vita. Questo soprattutto perché avevo fatto riferimento, in alcuni messaggi pubblici (non ho nulla da nascondere!) rilasciati in un forum, al fatto per il quale una mia amica è stata fagocitata da una setta ed ora non ne ho più notizie, da qualche anno. E’ una notizia vera, un’esperienza negativa che ho vissuto in prima persona e che non potrò dimenticare.

È proprio da quel momento che mi sono interessata al fenomeno delle sette, dei nuovi “movimenti religiosi” e del proselitismo spirituale. Ho letto, ho studiato, mi sono documentata a lungo e, a volte, sono stata anche testimone diretta di nuovi culti e delle loro modalità di proselitismo (avete presente il così detto Bombardamento D’Amore? No, allora andate a questo link).

Eppure sono stata paragonata ad un inquisitore, a coloro che uccisero quelle che venivano erroneamente chiamate streghe.

CHI, IO? Io che ho intrapreso un lungo percorso di autovalutazione e di ricerca spirituale convertendomi al Buddhismo (Apostata in fede!!!!) ? Io che con la Chiesa non ho per nulla un buon rapporto sin dalla mia infanzia? Io che ho amici di tutte le religioni e che amo la diversità proprio perché rende il mondo più ricco di punti di vista.

Io che odio, invece, coloro che giocano sulle debolezze della gente per trarre profitti, coloro che distruggono le famiglie e che manipolano gli altri.

Non mi stupirei di ricevere ulteriori email, commenti e altro in seguito a questo post. Ben vengano.

Non smetterò mai di indagare, di fare domande e di battermi per la libertà di scelta, una libertà che non deve essere intaccata da culti falsi e per nulla legati allo spirito.

Stefania

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