Animali e trasmissioni

Tra le cose che mi stanno a cuore, o meglio dire, tra le cause che mi stanno a cuore figura sicuramente quella animalista. Penso che gli animali, a lungo bistrattati, sfruttati e ignorati dal genere umano meritino una “rivincita”. Se erano loro, un tempo, a prostrarsi al nostro servizio, volenti o nolenti, oggi forse sarebbe il caso di invertire un po’ i ruoli, ristabilendo il giusto equilibrio tra animale e uomo.

Si sa che sono le piccole cose a fare la differenza: una bistecca in meno, un capo di seta lasciato al negozio possono smuovere, anche se pian piano, le acque. Io faccio queste scelte ogni giorno non nutrendomi di animali ormai da quasi sei anni. Tuttavia so anche che ognuno di noi deve scegliere uno o l’altro percorso con il proprio ritmo.

 

Ci sono episodi, però, che meritano di essere sottolineati. Ora, c’è un programma famoso della tv nostrana, tale “Affari tuoi”, che va in onda su Rai Uno. Da un po’ di tempo a questa parte nel programma compaiono, tra i premi, ignari cuccioli di tutte le razze, dai cani ai conigli, passando attraverso maialini e pulcini. Oltre a non essere apprezzato a livello personale dalla sottoscritta, tale comportamento contravviene anche al regolamento sulla tutela degli animali del Comune di Roma che prevede:

 

Titolo III “Disposizioni generali”, Art. 15 (“Divieto di offrire animali in premio, vincita, oppure omaggio”), comma 1:
“E’ fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di offrire direttamente o indirettamente, con qualsiasi mezzo, animali, sia cuccioli che adulti, in premio o vincita di giochi oppure in omaggio a qualsiasi titolo nelle mostre, nelle manifestazioni itineranti, nelle sagre, nei luna park, nelle lotterie, nelle fiere, nei mercati, in qualsiasi tipo di gioco o pubblico intrattenimento. E’ altresì vietata la cessione a qualsiasi titolo di animali in luoghi pubblici e cani non iscritti all’anagrafe canina.” (…)

 

Oltre, quindi, a voler fare presente questa violazione vorrei invitare anche tutti coloro che ritengono non corretta tale tipo di pratica a scrivere all’indirizzo http://www.affarituoi.rai.it/dl/RaiUno/contatti.html?refresh_ce

Una mail di protesta.

 

Come ho già detto, anche i piccoli gesti possono cambiare le cose.

 

Stefania

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