Del bullismo adolescenziale e dell’Instant Karma

Negli ultimi anni si è molto parlato del bullismo. Sono stati portati agli onori delle cronache i comportamenti violenti, discriminatori, umilianti di molti ragazzi e ragazze ai danni dei coetanei.

Ma un tempo la parola bullismo sembrava non esistere, eppure il bullismo stesso esisteva. Io ne sono stata vittima, per ben due anni, ai tempi delle medie. Un periodo, quello, che davvero ho cercato più volte di dimenticare ma che mi ha lasciata con cicatrici profonde che ancora, a volte, bruciano.

Ho appena finito di leggere il libro “Adolescenti terribili” di Rosalind Wiseman, nel quale ho ritrovato anche ciò che mi è stato fatto in quel periodo nel quale, ero ancora troppo piccola per mandare a quel paese coloro che mi hanno reso la vita un inferno.

Sì, perché nella mia classe sono stati diffusi pettegolezzi davvero maligni su di me, dicerie, sono stata isolata, maltrattata, insultata, spinta nei corridoi da persone della mia stessa età che agivano indisturbate.

Una l’ho incontrata lo scorso anno e, dall’alto della sua somma intelligenza, mi ha anche detto di non ricordarsi di aver FATTO LE MEDIE CON ME. Vi rendete conto? Ha rimosso l’immagine della mia persona dai suoi ricordi.

E se ora che sono un’adulta, e che vedo molti di coloro che erano con me in classe fare delle vitacce

(“Instant Karma’s gonna get you
Gonna knock you right on the head”)

non sono ancora riuscita a superare del tutto quei terribili anni. Sì, ho avuto, ed ho, amici ed amiche che ora mi apprezzano e che io stessa apprezzo, ma è come quando ci si fa male: il dolore non passa mai del tutto e con il “cambio del tempo” potrà farsi nuovamente sentire.

Mi sono anche detta che il fatto di essere stata così maltrattata mi abbia resa una persona migliore, sensibile alle esigenze degli altri, belli e brutti, poveri o ricchi, felici o infelici, e sicuramente questo potrebbe essere un punto di vista attraverso il quale metabolizzare ciò che è accaduto in modo positivo.

Ma, sotto sotto, sono ancora quella ragazzina ferita, quella che pensava più a studiare che ad uscire, che voleva solo essere amica degli altri, che si trovava meglio con gli adulti che con i suoi pari, e che, per questo, è stata trattata come una reietta.

Provo compassione per quella giovane Stefania, e spero che, un giorno, lei possa crescere definitivamente e passare al di sopra ti quella fase della vita che ancora oggi la rende una persona insicura e ipercritica verso se stessa.

Stefania

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One Response to “Del bullismo adolescenziale e dell’Instant Karma”

  1. Laura says:

    Cara Stefy,
    io con te ho fatto le superiori, ricordo un periodo bellissimo dopo tre terribili anni passati alle medie dove per me la situazione era la stessa di quella che descrivi tu…”Ma, sotto sotto, sono ancora quella ragazzina ferita, quella che pensava più a studiare che ad uscire, che voleva solo essere amica degli altri, che si trovava meglio con gli adulti che con i suoi pari, e che, per questo, è stata trattata come una reietta”. Anche a me a volte le ferite bruciano ancora e, mi da un gran fastidio, incontrare i bulli che ora mi salutano e mi chiedono come va. qualcuno ci ha anche provato con me dopo un po’ di anni, quando ne avevo circa 25, ma io avrei solo voluto ricordargli come mi aveva trattata!
    Degli anni passati con te ho un bel ricordo, poi la vita ha voluto strade diverse per noi e, forse anche per la mia incapacità di mantenere amicizie proprio per la precedente difficoltà a crearmene, ci siamo perse, ma ti porto nei miei ricordi e ti auguro tanta felicità.
    un abbraccio
    laura

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