L’arte di correre sotto la pioggia
Ieri ho fatto una cosa che, per me, costituisce un vero e proprio traguardo: sono uscita a correre nonostante la pioggia!
Potrà sembrare una cosa da poco, una stupidaggine, ma per me ha costituito un momento fondamentale.
Ho abbandonato, almeno per un’ora, una parte delle mie paure, godendomi il momento.
Godendomi la sensazione di libertà che la corsa sa dare, godendomi il fatto di poter sentire l’aria sul viso, godendomi le facce stranite della gente che ho incontrato per strada, godendomi il rumore dei passi sull’asfalto.
Sto attraversando un periodo piuttosto difficile, non tanto per qualche causa specifica, ma perché a livello mentale sto sentendo il peso di una parte della mia vita che non mi corrisponde più.
Vorrei poter insegnare yoga tutto il giorno, e invece, per pagare i conti, mi trovo spesso a dover scrivere cose che non mi interessano, e a doverlo fare, tra l’altro, per una paga davvero misera.
Questo mi ha portata a sentirmi non solo insicura, ma molto giù di morale, molto spesso.
Ho dovuto abbandonare alcuni percorsi che stavo seguendo perché, proprio mentalmente, non ce la facevo.
Per questo, in un perido come quello attuale, il fatto di riuscire a superare questo mio limite è stato davvero importante.
Riuscire a capire che so ancora fare qualcosa che potrebbe non rientrare nella mia zona di confort, sentendomi molto bene dopo averlo fatto.
La strada, fisica e metaforica, è ancora lunga, ma ora so di aver fatto un passo in avanti.
Stefania