Artissima 2012 e il paradigma della vita

Sicuramente sono in ritardo rispetto ad altri “opinionisti” ma solo oggi ho avuto la possibilità di mettermi qui e scrivere una cronaca da Artissima 2012, una manifestazione che quest’anno ha davvero visto una grande partecipazione da parte del pubblico, soprattutto durante la giornata di domenica.

 

Sono stati, infatti, oltre 50 mila i visitatori che hanno deciso di trascorrere qualche ora a rimirare opere d’arte di diverso tipo e che hanno criticato, ammirato, fotografato le esposizioni dell’Oval del Lingotto, una sede che è stata scelta tre anni fa e che sembra accogliere i consensi del pubblico, vista la sua comodità in termini di trasporti, parcheggio e molto altro.

 

Io, che di arte non capisco molto, come al solito mi sono dilettata nella “passeggiata artistica con abito”, in questo caso con un vestito Rockabilly proveniente da Londra e con stampa leopardata (con l’aggiunta di rose rosse).

 

Vestito

Per me, infatti, tutti possono fare di se stessi un’opera d’arte con il look, il trucco, l’abbigliamento.

E così ho deciso di farmi ispirare non tanto dalle opere, per le quali vale sempre il motto “de gustibus”, ma dalle persone: ragazze con capelli multicolori, scarpe rosa shocking, occhiali dal gusto retrò mi hanno colpita davvero!

Così come l’opera che vedete qui sotto:

 

Boring Conceptual Crap

che descrive quello che, spesso, è il mio stato d’animo (l’opera è di Mark Flood e potete vedere alcune sue creazioni a questo indirizzo).

Così, mi sono divertita a passeggiare e a ridere spensierata insieme al mio fotografo personale (nonché uomo personale) che mi ha ritratta con il mio look vintage, ed ho potuto passare qualche ora senza troppe preoccupazioni.

 

Tuttavia, la crisi è arrivata anche ad Artissima ma non nel senso negativo: ha ispirato un’opera davanti alla quale mi sono fatta fotografare, perché rappresenta il messaggio di speranza che vorrei trasmettere a tutti i miei coetanei: prendiamola con filosofia, sorridiamo e uniamoci per fare della nostra vita un’opera d’arte.

 

Smile

 

Stefania

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