Del corpo e dello yoga

C’era una volta lo yoga: una scienza millenaria che aveva come obiettivo il benessere del corpo e l’Unione col Divino.

Oggi lo yoga è diventato ormai una specie di circo, nel quale ci si sfida ad arrivare sempre più lontano, sempre oltre, a fare posizioni sempre più estreme, lasciando da parte tutte le fondamenta di quella che era la disciplina di Patanjali.

Eppure, esistono insegnanti che, come me, cercano ancora di passare il messaggio giusto, quello per il quale lo yoga è per tutti, che anche semplicemente respirare è yoga, e che non ci si deve sentire “bravi” o “cattivi” durante una lezione.

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Sempre di più dobbiamo ricordare ai praticanti che loro sono capaci di fare yoga, qualunque sia il loro corpo, la loro forma fisica.

Che lo yoga ha, appunto, l’obiettivo di farli sentire bene, non di farli arrivare ad assomigliare a qualcuno o a qualcosa.

Questa, tuttavia, è un’impresa davvero difficile, perché l’allievo tenderà a guardare ancora troppo fuori da se stesso: guarderà l’insegnante, i compagni, le modelle che fanno contorsionismo, e si sentirà fuori posto.

 

Per questo voglio dire una cosa a tutti, sia ai miei allievi sia agli altri insegnanti: lo yoga è per tutti, è di tutti, e non deve essere l’ennesimo terreno di confronto e ansie.

Lo yoga è per ogni corpo: non bisogna essere magri per praticare yoga (guardate qualche foto dei grandi maestri, e poi ripensate a questa frase).

Lo yoga ha come obiettivo il benessere, quello fisico ma anche, e forse soprattutto, quello mentale.

Lo yoga è il mio centro, il mio amore e la mia passione. E vederlo distrutto in questo modo mi fa arrabbiare sempre di più.

Stefania

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