Del Rallentare (e del non poterlo fare)

Lavorare per se stessi è molto bello ma, allo stesso tempo, stancante. Non si stacca mai la spina, la testa è sempre rivolta verso ciò che si potrebbe fare, verso la programmazione di nuove iniziative, la gestione delle spese e verso la possibilità di raggiungere i propri obiettivi.

Essendo, il mio, un lavoro prettamente fisico, questo comporta anche una certa stanchezza pura e semplice. Mi capita di fare anche quattro lezioni al giorno, tutte guidate, e di arrivare alla sera distrutta.

copertina my life

Sono giunta al punto di avere dolori vari, cosa che non ci si aspetterebbe di certo da un’insegnante di yoga (nell’immaginario collettivo, ovviamente!), e di dover ricorrere a osteopati e terapie alternative.

Certamente dovrei cercare di rallentare talvolta, ma amo il mio lavoro e vorrei fare sempre di più.

In più c’è la casa, ci sono gli altri lavori (scrivere, fare consulenze, girare i video), che prendono tempo ed energie.

E, allora, quale sarebbe la formula magica? Ritagliarsi, forse, dei piccoli spazi per se stessi durante la giornata.

Ad esempio, io arrivo sempre almeno mezzora prima degli allievi nel mio centro, ed è in quel momento, dopo essermi cambiata, che mi concedo una pausa: mi faccio una tisana e leggo, mi rilasso e magari chiamo i miei che vedo di rado (anche se abitiamo a circa 15 km), a volte ne approfitto per farmi la manicure!

Insomma, anche se sono attimi rubati mi regalano un po’ di pace e mi consentono di non sentirmi presa continuamente nel vortice delle tante cose da fare.

E voi, cosa fate per sentirvi nuovamente leggeri?

 

 

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